quinta-feira, 12 de maio de 2016

L'UMO ERA MORTO DURANTE UN FORTO

Muore mentre ruba nel cassonetto: la famiglia vuole un risarcimento

Il figlio del ladro, un romeno morto nella piattaforma ecologica di San Donato, ha chiesto i danni al comune e alla ditta che produce i cassonetti
L'uomo era morto sul colpo - Foto repertorio
Quella sera del settembre di due anni fa era entrato nella piattaforma ecologica di San Donato Milanese per rubare. Con lui c’era almeno un complice che, quando il cassonetto lo aveva schiacciato, uccidendolo, era fuggito via senza allertare i soccorsi, né chiedere aiuto. Ora, però, a “difendere” quelcittadino di origini romene morto durante un furto ci sta pensando suo figlio, che ha chiesto un risarcimento danni al comune e all’azienda lecchese che quel cassonetto lo produce. 
Roberto Ardenghi, titolare della ditta, ha infatti ricevuto una lettera dal legale della famiglia romena che chiede soldi per non intraprendere le vie giudiziarie.
Secondo i familiari del ladro morto, racconta “Il Giorno”, la responsabilità del decesso sarebbe almeno in parte attribuibile ai cassonetti, che - come mostrato dalle indagini dei carabinieri subito dopo il tragico incidente - avevano tutti i certificati Ce e i coperchi a chiusura idraulica assolutamente regolari e funzionanti. 
Ad uccidere il ladro, con ogni probabilità, era stato proprio il coperchio di uno dei cassoni, che - dopo essere stato manomesso - si era staccato e lo aveva schiacciato. L’azienda lecchese non era mai stata tirata in ballo dagli inquirenti, che evidentemente non avevano ravvisato irregolarità, ma è ora pronta a una battaglia legale con la famiglia della vittima, che aveva già chiesto i danni anche al comune di San Donato Milanese, responsabile della piattaforma ecologica. 
“La cosa incredibile – dice l’imprenditore a ‘Il Giorno’ – è che l’assicurazione sarebbe disposta a riconoscere un risarcimento per non aprire una vertenza giudiziaria. Io dico no a questa scelta, anche se economicamente non graverebbe sulla mia azienda. Possiamo essere tutti dispiaciuti per la morte di questa persona, ma non è tollerabile che si dia spazio per lucrare su un evento di questo tipo cercando di attribuire le colpe e le responsabilità in maniera impropria”. 

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